Nel 1963 un amico di mio padre mi regalò una Leica IIIa con un obbiettivo Elmar 50mm f/3.5. Armato di pellicole TriX Pan da 200ASA per circa un anno andai in giro per Napoli fotografando un po' tutto ciò che mi capitava a tiro. Il corpo macchina e buona parte dei negativi è andato perso nel corso di qualche trasloco. Un paio di rullini e l'obbiettivo sono invece miracolosamente sopravvissuti. Ecco cinque degli scatti di quel periodo scansionati e laboriosamenete spuntinati.
Napoli, 1963
Moderatori: NatRiscica, maucas, simone toson, luca rubbi
- luca rubbi
- Messaggi: 7685
- Iscritto il: lun dic 11, 2006 4:39 pm
- Località: Milano
- Contatta:
Paolo la mia preferita è indubbiamente quella della bambina davanti al negozio di abiti da sposa, anche la prima non è male.
So bene quali sono le difficoltà nel fotografare con una Leica a vite perché la regalai a mio fratello per il Natale del 1992, dicendogli che era un privilegiato ad avere una Leica a 21 anni in regalo e non prestata dal padre. Per l'esposizione si ragiona con la regola del 16, con un po' di pratica si riescono a ottenere negativi esposti correttamente, nella mia esperienza si tende ad essere sempre generosi con l'esposizione, mi capitò di farlo con Leica M4-P e una volta con Leica R5 che in un'escursione sul passo del Branchino a 1800 metri mi mollò con le pile, quindi misi il tempo meccanico di 1/100 e valutai a occhio, le foto furono tutte corrette, ma in esterni è abbastanza facile.
Ciao
Luca
So bene quali sono le difficoltà nel fotografare con una Leica a vite perché la regalai a mio fratello per il Natale del 1992, dicendogli che era un privilegiato ad avere una Leica a 21 anni in regalo e non prestata dal padre. Per l'esposizione si ragiona con la regola del 16, con un po' di pratica si riescono a ottenere negativi esposti correttamente, nella mia esperienza si tende ad essere sempre generosi con l'esposizione, mi capitò di farlo con Leica M4-P e una volta con Leica R5 che in un'escursione sul passo del Branchino a 1800 metri mi mollò con le pile, quindi misi il tempo meccanico di 1/100 e valutai a occhio, le foto furono tutte corrette, ma in esterni è abbastanza facile.
Ciao
Luca
http://lucarubbi.blogspot.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
http://lucarubbi.carbonmade.com/
http://lucarubbimuserotike.carbonmade.com/
- Gianluca.Monacelli
- Messaggi: 1418
- Iscritto il: mar mag 01, 2007 3:24 pm
- Località: ROMA
La 2 e la 4 mi garbano molto per stile e tema. Grazie
Gianluca
Gianluca
Ciao a tutti, Gianluca
http://www.flickr.com/photos/21673430@N06/
http://www.flickr.com/photos/21673430@N06/
Visto che la fotografia con gli abiti da sposa è piaciuta, aggiungo un ricordo. La bambina era la figlia della proprietaria del negozio che, dovendo fare una commissione, le aveva appena confidato la cura di vigilare in sua assenza. Ecco perché la bambina aveva quell'aria seria da persona adulta.
Paolo Viviani
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/
- mauro ruscelli
- Site Admin
- Messaggi: 8727
- Iscritto il: dom dic 10, 2006 4:05 pm
- Località: Ferrara
- Contatta:
hanno un'atmosfera d'altri tempi, e' questo il bello dell'usare il vecchio elmar
Mauro
Instagram: @mauroruscelli
Instagram: @mauroruscelli
- massimostefani
- Messaggi: 2955
- Iscritto il: gio dic 28, 2006 7:28 pm
- Località: san giorgio di piano (bo)
- Contatta:
Le foto sono dei classici ! Ottime !
Una curiosità : TRI X 200 asa per il 35mm ? Non ne ero a conoscenza . Mi risultava la TRI X in fogli da 160 e 200 asa,prodotta prima del 1954' data, se non ricordo male
della messa in commercio della stessa in formato Leica.
O sbaglio ?
M
Una curiosità : TRI X 200 asa per il 35mm ? Non ne ero a conoscenza . Mi risultava la TRI X in fogli da 160 e 200 asa,prodotta prima del 1954' data, se non ricordo male
della messa in commercio della stessa in formato Leica.
O sbaglio ?
M
tutte le fotografie sono reali,nessuna è la verità.
R.Avedon
R.Avedon
Massimo: Non posso soddisfare la tua curiosità: a quell'epoca non sapevo nulla di pellicole. Me le vendeva un certo Ardizzone, che aveva un negozio in via dei Mille a Napoli, e credo che non sapesssi neanche bene cosa significasse gli ASA, che poi in quegli anni spesso si confondevano coi DIN (niente di meno che "Deutsches Institut für Normung"...).
Paolo Viviani
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/
http://www.flickr.com/photos/86176478@N00/